REGRESSIONE DELLA PROTEINURIA IN PAZIENTE CON AMILOIDOSI AA IN TRATTAMENTO CON ABATCEPT PER ARTRITE REUMATOIDE

Razionale

L’artrite reumatoide può coinvolgere il rene con amiloidosi secondaria, glomerulonefrite, vasculite e tossicità correlata ai farmaci (FANS, dei sali d’oro, della D-penicellamina, della ciclosporina e del metotrexate) [1]. Anche l’uso di farmaci biologici approvati nel trattamento dell’artrite reumatoide attiva non responsiva ai farmaci antireumatici DMARD (etanercept, tolicizumab e abatacept) è associato ad insorgenza di nefropatia a depositi di IgA e glomerulonefrite membranosa [1], [2], [3] (full text). Abatacept, è un anticorpo monoclonale inibitore selettivo della proteina costimolatoria CD80. La sua azione antiproteinurica è stata suggerita in pazienti affetti da glomerulosclerosi focale segmentaria [4] (full text). Riportiamo il caso di una paziente con artrite reumatoide di lunga data con riscontro bioptico renale di amiloidosi AA e regressione della proteinuria dopo terapia con abatacept.

Casistica e Metodi

Donna di 67 anni affetta dal 1997 da artrite reumatoide. Trattata nel corso degli anni con sali d’oro, metotrexate, plaquenil, leflunomide ed etanercept con scarsa tolleranza e conseguente ridotta efficacia terapeutica. Livelli di PCR costantemente elevati. Dal punto di vista renale comparsa di proteinuria nefrosica (3,8g/die) nel dicembre 2013 con normale funzione renale (creatinina 0,8 mg/dl), immunofissazione plasmatica ed urinaria negativa. Per comparsa di TVP poplitea destra posticipata la biopsia renale ed iniziata terapia anticoagulante associata ad ACE-inibitore e sartano. In aprile 2014 inizia terapia con abatacept. In tale occasione iniziale compromissione renale (creatinina 1.09 mg/dl, proteinuria 1,5g/die). Il 3 febbraio 2015 sottoposta a biopsia renale: riscontro di amiloidosi AA.

Risultati

Dopo l’introduzione di doppio blocco si è osservato un peggioramento della funzione renale (creatinina max1,6 mg/dl); con l’introduzione di abatacept 125 mg/settimana regressione della proteinuria a livelli inferiori a 300 mg/dl e miglior controllo dello stato infiammatorio con PCR negativa.

Conclusioni

La riduzione della proteinuria in questa paziente suggerisce meccanismi aggiuntivi di Abatacept, possibilmente intrarenali (sul podocita?) in aggiunta al controllo sistemico dell’infiammazione, e incoraggia ulteriori esperienze.