Quando non è una pielonefrite acuta: esperienza monocentrica di infarti renali

RAZIONALE

Sovente il mancato enhancement alle immagini TAC renali viene interpretato radiologicamente in prima istanza come focolaio pielonefritico acuto (Tsugaya M-1990 [1]), ma è compito del clinico valutarne un’eventuale diagnosi differenziale come l’infarto renale (Bourgault M2012 [2] (full text)) e ricercarne una causa.

CASISTICA E METODI

Nella nostra casistica (da gennaio 2010- a dicembre 2013) abbiamo ricoverato 51 pazienti con quadri radiologicamente compatibili con focolai pielonefritici acuti in reni nativi. Tuttavia tre di questi risultavano successivamente essere lesioni ischemiche renali solo talvolta complicate da sovra-infezioni (figura 1).

RISULTATI

Primo caso: donna ricoverata per febbre e dolore al fianco con positività all’emocoltura per Klebsiella Pneumoniae. L’esame urine mostrava una blanda leucocituria con abbondante microematuria. La terapia antibiotica permetteva un miglioramento clinico-laboratoristico, ma a distanza di 45 giorni persisteva un’area renale non vascolarizzata alla TC. Agli esami si evidenziava un quadro di anemia microcitica ipocromica secondaria a drepanocitosi. Il quadro risultava pertanto interpretabile come un infarto renale in corso di drepanocitosi inizialmente complicato da sovra-infezione.

Secondo caso: ragazzo ricoverato per dolore al fianco improvviso ed ingravescente associato febbricola. La TC mostrava un infarto renale sinistro (figura 2) e una parziale trombosi dell’arteria renale conseguente a abuso di cannabinoidi e positività per il LAC.

Terzo caso: donna ricoverata per dolore al fianco e lieve movimento degli indici di flogosi. Alla TC si evidenziava un’area cuneiforme al rene destro non vascolarizzata non risoltasi dopo terapia antibiotica prolungata. Agli esami si evidenziava una mutazione in eterozigosi della protrombina e della MTHFR favorente l’infarto renale.

CONCLUSIONI

Il 6% (3 su 51 pazienti osservati) dei quadri radiologici compatibili con pielonefrite acuta celavano una lesione infartuale sottostante dovuta a uno stato trombofilico misconosciuto. La presenza di immagini TAC ipovascolari richiede pertanto una diagnosi differenziale tra PNA e lesione infartuale, soprattutto in caso di evoluzione atipica.