Progressione di malattia e sopravvivenza in pazienti con rene unico acquisito

Razionale

Nei donatori di rene per trapianto da vivente, la perdita di massa nefronica non influenza negativamente la loro funzione renale, né la sopravvivenza. Meno conosciuti sono gli effetti della nefrectomia, eseguita per motivi clinici differenti. Abbiamo voluto esaminare l’andamento della funzione renale e gli outcomes di una larga coorte di pazienti con CKD sottoposti a nefrectomia per motivi clinici, rispetto ad una restante coorte con CKD di diversa eziologia.

Casistica e Metodi

Dal database del registro PIRP abbiamo selezionato tutti i pazienti con almeno 2 visite e con un follow-up > 6 mesi. La probabilità di raggiungere l’endpoint renale (inteso come decesso e dialisi-ESRD) è stata stimata con analisi di sopravvivenza, rispetto all’endpoint composito e agli endpoint valutati separatamente.

Risultati

Abbiamo selezionato 8972 pazienti, dei quali 714 con monorene acquisito. L’età all’ingresso nello studio e la durata del follow-up non differiscono tra pazienti monorene e altri pazienti (Tabella 1), così come il VFG basale (CKD-EPI): 33.54 vs. 33.58 mL/min, mentre la perdita media annua di VFG risulta significativamente inferiore nei soggetti sottoposti a nefrectomia. Gli ingressi in dialisi sono meno frequenti nei pazienti nefrectomizzati, mentre è simile la prevalenza dei deceduti. I pazienti monorene entrati in dialisi presentano, rispetto agli altri pazienti monorene, prevalenze maggiori di diabete e di comorbidità CV insorte durante il follow-up nefrologico (Tabella 2).

Le funzioni di hazard dei pazienti monorene mostrano un andamento peculiare (Figura 1): quella costruita sull’outcome composito ha due massimi tra 1-2 anni e 4-5 anni, dovuti rispettivamente ai massimi di rischio per il decesso (cause principali: cardio-vascolari [38.6%] e neoplastiche [36.4%]) e per l’ESRD.

L’esito dei pazienti con monorene acquisito è significativamente migliore di quello di tutti gli altri pazienti per l’outcome ESRD (test di Wilcoxon: p=0.010) mentre non differisce per l’outcome composito e per il decesso.

Conclusioni

Questa coorte di pazienti sottoposti a nefrectomia presenta rischi di endpoint renale simili ai pazienti con CKD di altra eziologia.

L’evento decesso presenta un picco nei primi 2 anni di follow-up ed è dovuto in simil misura a tumori e cause CV. La perdita media annua di VFG è significativamente più bassa rispetto ad altre nefropatie e l’ingresso in dialisi appare posticipato.

I pazienti monorene che giungono all’ESRD con necessità di dialisi sono in larga parte diabetici e nel corso del follow-up hanno presentato eventi CV, per cui si può ipotizzare che sia il peso delle complicanze e co-morbidità che pesa sull’outcome renale e non solo la perdita di massa nefronica.