PREVALENZA DI IPERPARATIROIDISMO E FATTORI CORRELATI IN UNA VASTA COORTE DI PAZIENTI EMODIALIZZATI

Introduzione

Nonostante le problematiche relative al metabolismo minerale nei pazienti in emodialisi (HD) siano state oggetto  di una notevole attività di ricerca, la prevalenza di iperparatiroidismo e i fattori ad essa correlati non  sono chiarimenti definiti [1]. In questo studio osservazionale abbiamo tentato identificare e caratterizzare dal punto di vista clinico e terapeutico i pazienti in HD con valori di PTH al di sopra del target.

Pazienti e Metodi

I pazienti, adulti con età dialitica di almeno 6 mesi, sono stati arruolati da 38 Centri di Dialisi distribuiti in tutta Italia. Sono stati raccolti: dati anagrafici e anamnestici, comorbidità (indice di Charlson), esami ematochimici, dati sulla terapia e sulla dialisi [2]. Il target di PTH considerato è stato quello KDIGO, quindi 9x il massimo valore accettato per ogni centro di dialisi coinvolto nello studio [3] (full text). I pazienti coinvolti nello studio sono stati divisi in due gruppi: IN TARGET vs NON IN TARGET, e confrontati in termini di dati clinici, esami e terapia in atto al momento della valutazione. I dati sono stati confrontati con test T per dati non appaiati o con Fisher test per dati non continui.

Risultati

Sono stati valutati 495 pazienti, di cui 34 sono risultati NON IN TARGET (6,8%- 53%M) e 461 IN TARGET (93,4%-66%M). Il PTH dei pazienti NON in target era 1064±536 vs 242±151 pg/ml (p<0,0001) dei pazienti in target. I pazienti NON in target erano più giovani di quelli in target (59,9±15 vs 69,9±13,7 anni,  p=0.008), con una maggiore età dialitica (126,2±125 vs 64,3±69,4 mesi, p=0,0003). Nel gruppo di pazienti NON in target vi era una minore percentuale, seppur non statisticamente significativa, di pazienti diabetici (3/34-10%) rispetto ai pazienti in target (97/461-21%). Non vi erano inoltre differenze significative in: sesso, % paratiroidectomia, indice di comorbidità, numero di fratture, calcificazioni vascolari.

Per quanto riguarda gli esami non vi erano differenze per quanto riguarda livelli di: fosforo, calcio,  albumina, bicarbonato, 25OH vit D, mentre i pazienti NON in target presentavano valori più elevati di ALP (194,8±142 vs 144,1±108 U/l, p=0,01) Dal punto di vista della terapia non vi erano differenze sulla percentuale di pazienti che assumevano chelanti né sul numero giornaliero di chelanti assunti. I pazienti NON in target assumevano calcitriolo a dose più elevata rispetto ai pz IN target. Inoltre, nei pazienti NON in target vi era un uso significativamente maggiore di paracalcitolo e mimpara e della loro associazione. Infine il paracalcitolo era usato in dose maggiore (17,9±7,9 vs 11±4,7 mcg/sett, p<0,001) (vedi Figura 1).

Non vi erano differenze sulla percentuale di pazienti trattati con HDF, né sulla concentrazione di calcio nel dialisato (valutata come media e come % di pazienti trattati con diverse concentrazioni), né sul spkt/v.

Conclusioni

La prevalenza di iperparatiroidismo nella nostra popolazione è risultata più bassa rispetto a quella riportata in casistiche precedenti. Questo riscontro potrebbe essere dovuto sia all’adozione delle linee guida KDIGO che raccomandano livelli di PTH più elevati, sia alla disponibilità di farmaci più efficaci che vengono probabilmente adoperati in modo più appropriato.