PIRFENIDONE PREVIENE IL DANNO RENALE ACUTO DA ISCHEMIA NEL TOPO

Introduzione

Pirfenidone è una piccola molecola attiva per os usata nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica per rallentare la perdita della funzionalità polmonare; agisce principalmente attraverso un effetto anti-fibrotico (inibizione di TGF-β), ma possiede anche proprietà anti-ossidanti e anti-infiammatorie (Takeda Y et al – 2014) [1] (full text). Pirfenidone inoltre riduce il grado di proteinuria, di infiltrazione monocitaria, la velocità di perdita di funzione renale, e la progressione della fibrosi renale in diversi modelli animali di danno renale  (Takakuta K  et al – 2010) [2], (Ji X  et al – 2013) [3] (full text)(Chen JF et al – 2013) [4] (full text); nell’uomo diminuisce la perdita progressiva di filtrato glomerulare residuo (GFR) nella nefropatia diabetica (Sharma K et al – 2011) [5] (full text) e nella sclerosi focale e segmentale (Cho ME et al – 2007) [6] (full text).

Materiali e Metodi

Sono stati studiati tre gruppi di topi Wistar:

  1. chirurgia sham (S)
  2. topi sottoposti a 20 min di ischemia renale bilaterale e successive 24-h di riperfusione (I/R) e,
  3. topi trattati per 24-h con Pirfenidone (700 mg/kg) prima dell’ischemia renale bilaterale (I/R+PFN).

24h dopo la chirurgia sono stati misurati: creatinina sierica, clearance della creatinina (CrC) e output urinario; sono stati valutati i livelli urinari di HSP72 (HSP72V), nitrati e nitriti (UNO2/NO3V), flusso plasmatico renale (RBF). Il danno tubulare (TI) è stato valutato su preparati istologici fissati contando il numero di cilindri e il numero di tubuli danneggiati per campo.