PERITONITI 2007-2011: ESPERIENZA DI UN CENTRO TOSCANO

INTRODUZIONE

  • La peritonite rappresenta ancora una delle principali cause di drop-out in Dialisi Peritoneale , nonostante il miglioramento della connettologia ed il re-training dei pazienti
  • Dati recenti della letteratura dimostrano una frequenza sempre più maggiore di casi di peritonite in pazienti in CAPD legati a anche a germi insoliti

SCOPO DEL LAVORO

  • Abbiamo eseguito una analisi retrospettiva dell’incidenza di peritoniti nel nostro Centro nel periodo 2007-2011 con particolare riguardo alla epidemiologia e all’evoluzione clinica dell’evento nei pazienti trattati con Dialisi Peritoneale (DP) nella nostra U.O.

MATERIALI E METODI

  • Abbiamo analizzato l’incidenza delle peritoniti , la loro epidemiologia e l’evoluzione clinica sulla base di un apposito registro adottato nella nostra U.O. dal 2007.
  • Tutti i pazienti affetti da peritonite sono stati trattati con scambi in CAPD (anche quelli in APD) secondo un protocollo terapeutico empirico, mutuato sulla Linee Guida SIN ed Internazionali, adattando l’antibioticoterapia ai risultati dell’ esame colturale e relativo antibiogramma (Cefotaxime 500mg/sacca IP + tobramicina 0.6 mg/kg  IP in monodose giornaliera)

RISULTATI

  • Abbiamo trattato in DP dal 2007 al 2011 101 pazienti (68 paz. in APD e 33 paz. in CAPD) ed abbiamo registrato 13 episodi di peritonite, cioè 8 episodi in CAPD (61.5%) e 5 episodi in APD (38.5%) pari a 0.21episodi/mese (figura 1)
  • L’epidemiologia delle peritoniti è rappresentata in figura 2

Dal punto di vista dell’evoluzione clinica abbiamo riscontrato (figura 3):

  • Guarigione in 10 pazienti pari al 76.8%
  • Rimozione del catetere peritoneale e switch in emodialisi in 2 pazienti pari al 15.3%
  • Decesso in 1 paziente pari al 7.69%
  • Assenza di recidive e/o reinfezioni

ANALISI DEI RISULTATI

Dall’analisi nei nostri dati risulta che:

  • L’incidenza di peritoniti in CAPD è quasi doppia rispetto a quella in APD
  • Un aumento significativo delle peritoniti da batteri Gram negativi, con particolare riguardo a batteri non usuali, quali la Kocuria Kristinae e lo Pseudomonas Putida
  • Buona percentuale di guarigione, bassa mortalità con assenza di recidive e drop-out moderato
  • Assenza di peritoniti da miceti

CONCLUSIONI

  • In conclusione nella nostra U.O. è aumentata l’incidenza di peritoniti da batteri Gram negativi negli ultimi 5 anni nei pazienti in DP  e questo pone il problema di ricercare sempre eventuali patologie endoaddominali come fonte di batteri responsabili dell’evento acuto.

BIBLIOGRAFIA

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