NEUTROPENIA AUTOIMMUNE NEL TRAPIANTO DI RENE: 2 CASI CLINICI

Razionale

La neutropenia è una complicanza frequente del trapianto renale (TR).

I farmaci immunosoppressori e anti-infettivi ne sono la causa principale.

Talvolta la neutropenia post trapianto (NPT) non regredisce alla sospensione di tali terapie (Rerolle J – 2007 [1] (full text)).

Casistica e metodi

Presentati 2 casi di NPT.

Risultati

Caso 1 (Figura 1)

FC, 54 anni, Maschio. Diabete mellito tipo 1, nefropatia diabetica.

1995: Trapianto combinato rene e pancreas. Rigetto ed esaurimento funzionale dei due organi nel 2004.

17/06/12: secondo trapianto combinato rene e pancreas. Terapia: Thymoglobuline, MMF, Ciclosporina, steroide.

08/2012. GB 1330 (neutrofili 30%), Hb 13 g/dl, PLT 120.000. Sospesi Valganciclovir e MMF.

10/2012: GB 1830 (Neutrofili 29%), Hb 12,6 g/dl, PLT 14.000. Negativa la ricerca del genoma di CMV ed EBV.

IG anti neutrofili (test diretto): positivo

IG anti piastrine diretto: positivo (anti GPIIb/IIIa, Ib/IX, Ia/IIa)

Biopsia osteo-midollare (BOM): megacariociti, serie eritroide e mieloide ben rappresentate.

Quadro di citopenia periferica a midollo “ricco”, suggestivo per leuco-piastrinopenia a genesi periferica di origine immuno-mediata.

Sospesa Ciclosporina, avviato Tacrolimus: rapido incremento delle PLT (381000) e lenta risalita dei neutrofili.

GB 2.800 (N 53%) a 4 mesi con ripristino MMF.

GB 5510 (N 57%) a sei mesi.

 

Caso 2 (Figura 2)

BG: 57 anni, Maschio

2006: SEU atipica

TR 29/10/2012. Terapia: Thymoglobuline, MMF, Tacrolimus, corticosteroide. Creat 2,39 mg/dl.

Febbraio 2013: creat 5,17 mg/dl, GB 1130 (N 39%), Hb 8,9 g/dl, PLT 56000. IG anti-neutrofili (test diretto) presenti. Recidiva di SEU. Terapia con plasma + avvio di Eculizumab. Prosegue Tacrolimus, steroide, MMF (dosi minime). Già sospeso Bactrim.

Maggio 2013: creat 2,1 mg/dl, aptoglobina 91,6 mg/dl. Hb 8,9 g/dl, GB 1350 (N 20%), PLT 111000. Sospeso MMF. Sospeso Valganciclovir.

Settembre 2013: GB 1.000 (N2%), Hb 8.2 g/dl, PLT 86.000. Viremia CMV: 414 copie/ml. 

BOM: 3 serie ematopoietiche ai diversi stadi maturativi. Possibile neutropenia immuno-mediata: sospeso Tacrolimus, avviata Ciclosporina. Filgrastim 1fl. Prosegue Eculizumab e steroide.

Ottobre 2013: Gb 2900 (N 60%), Hb 8,8 g/dl, PLT 84000. Creat 2,2 mg/dl.

Marzo 2014: GB 3570 (N 52,6%), Hb 10,3g/dl, PLT 117000. Creat 2,4mg/dl.

Conclusioni

La NPT può avere una genesi autoimmune (Aubert O – 2014 [2]).

Gli immunosoppressori, e in particolare il Tacrolimus, possono bloccare i linfociti T regolatori e favorire l’insorgenza di cloni linfocitari T o B autoreattivi (Zuber J – 2007 [3] (full text); Noris M – 2007 [4] (full text)).

La modifica della terapia immunosoppressiva (cambio di CNI o shift CNI –> inibitore m-Tor) può essere efficace in questi casi (Teachey DT – 2009 [5]).

Nei pazienti con NPT persistente, la BOM e la ricerca di anticorpi anti neutrofili sono indispensabili per orientare diagnosi e terapia e possono evitare una prolungata sospensione degli immunosoppressori, che determina aumentato rischio di rigetto (Zafrani L – 2009 [6] (full text)).