Malfunzionamento di catetere giugulare tunnellizzato per dialisi: confronto tra stripping tramite via femorale, sostituzione su guida e cambio di sito d’inserzione

Razionale

Il malfunzionamento tardivo (generalmente dovuto all’apposizione di fibrin sleeve o di trombi intra o extra catetere) è una delle principali complicanze del cateterevenoso centrale tunnellizzato.

Sono stati proposti diversi approcci terapeutici: terapia fibrinolitica, sostituzione su guida o de novo, brushing, stripping per via femorale, sostituzione con angioplastica del fibrin sleeve.

Le linee guida consigliano cavografia e, se fibrin sleeve, angioplastica e riposizionamento di catetere su guida (Shanaah A-2013 [1], Niyyar VD-2013 [2] (full text)), ma i dati della letteratura non offrono risultati univoci (Duszak R-1998 [3], Merport M-2000 [4], Gray RJ-2000 [5], Angle JF-2003 [6],Janne d’Othée B-2006 [7], Oliver MJ-2007 [8] (full text)).

Casistica e Metodi

In una popolazione di emodializzati i portatori di catetere tunnellizzato sono stati seguiti dal gennaio 2009 all’aprile 2016.

Scopo dello studio è confrontare stripping, sostituzione su guida e inserimento in nuova sede se malfunzionamento.

Outcomes secondari: 1 sopravvivenza del catetere e tempo dall’inserimento, numero di cateteri inseriti, sede di inserzione, comorbidità, antiaggreganti, warfarin. 2 differenza di sopravvivenza tra catetere naive e trattato o sostituito per precedente malfunzionamento.

Analisi della Sopravvivenza (metodi non parametrici, Kaplan Meier e semiparametrici, Cox).

Risultati

81 interventi in 37 pazienti. (Figura 1)

Successo immediato 96% stripping, 96.9% sostituzione su guida, 100% posizionamento in altra sede.

Complicanze (emorragie, ematomi, infezioni, s vagale, allergia) 2 stripping, 5 sostituzione, 4 altra sede.

Cumulative catheter patency rates a 3, 6, 12 mesi: 65.6, 56.2, 31.2% sostituzione, 68, 68, 37.5% stripping, 91.6, 66.6, 45.8% altra sede.

Median duration of patency: 216, 241.5, 315 giorni. (439, 357, 450 analisi della sopravvivenza). (Figura 2) (Figura 3)

Solo infezioni concomitanti e sede di inserzione (giugulare vs femorale) influenzano la sopravvivenza del catetere dopo trattamento interventistico.

Nei 202 pazienti portatori di catetere venoso centrale naive, la sopravvivenza mediana del catetere è 347 giorni (1226 con analisi della sopravvivenza). (Figura 4)

Conclusioni

Nella nostra popolazione la sopravvivenza di un catetere centrale malfunzionante non varia significativamente qualunque metodica interventistica venga utilizzata, ma è influenzata dall’intercorrenza di batteriemie.