L’UTILIZZO SOTTOCUTANEO DI METOSSIPOLIETILENGLICOLE EPOETINA-BETA IN UN GRUPPO DI PAZIENTI AFFETTI DA IRC IN TRATTAMENTO DIALITICO PERITONEALE

Introduzione e scopo dello studio

La metossipolietilenglicole epoetina-beta, un attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina (C.E.R.A.), è una nuova molecola utilizzata per il trattamento dell’anemia dei pazienti con IRC in terapia conservativa e dialitica cronica.

Lo scopo dello studio è quello di verificare in dialisi peritoneale (DP) l’efficacia e la sicurezza del C.E.R.A. in monosomministrazione sottocutanea mensile.

Materiali e Metodi

11 pazienti in DP da almeno 4 mesi ed in terapia con C.E.R.A. da almeno tre mesi, sono stati osservati retrospettivamente per 8 mesi.

Di questi pazienti (7 M e 4 F, età media 68 anni ± 13, età dialitica media 2.4 anni ± 2) 9 erano in APD e 2 in CAPD  (Figura 1).

Inizialmente l’emoglobina (Hb) era tra 10 e 12 g/dl, la ferritina tra 30 e 180 ng/ml (media 93 ng/ml) e la saturazione della transferrina (TSAT) tra 12 e 45% (media 24.2%).

I pazienti ricevevano terapia marziale orale con ferro bisglicinato chelato se la TSAT era inferiore al 15% e la ferritinemia inferiore a 100 ng/ml.

Sono stati valutati GFR, kt/v e Cl.creatinina totale settimanale, proteinemia totale, albumina, prealbumina, PNA (Protein equivalent of  Nitrogen Appearance), TSAT, ferritinemia, emoglobina, PTH, proteina C reattiva (PCR).

La composizione corporea è stata analizzata mediante bioimpedenziometria con strumento monofrequenza.

Il GFR è stato calcolato con MDRD (formula di Levery corretta per superficie corporea).

La PNA è stata calcolata applicando la formula di Bergstrom.

Il Kt/v totale settimanale è stato calcolato sommando il Kt renale settimanale a quello dialitico settimanale ed infine diviso per il volume di distribuzione dell’urea (formula di Watson).

La Cl.Creatinina totale settimanale è stata calcolata sommando la clearance dialitica settimanale al filtrato settimanale ed espressa in litri, normalizzata per la superficie corporea (1.73 m2).

Per il calcolo della superficie corporea è stata usata la formula di Du Bois.

I dati sono stati confrontati con analisi statistica mediante T-test.

Risultati

Il dosaggio del C.E.R.A. è stato aggiustato per mantenere l’HB tra 11 e 12 g/dl.

1 paziente è stato escluso dallo studio per switch in emodialisi; 2 pazienti hanno ricevuto un ciclo di terapia marziale orale di 30 giorni, 1 paziente due cicli.

Dall’utilizzo del C.E.R.A. non sono stati segnalati effetti collaterali degni di rilievo.

Dai dati è emerso un significativo incremento della TSAT media del 13% (24.2 versus 27.7%) (p: 0.049) ed un incremento della ferritinemia media del 23% (93 versus 120 ng/ml) senza raggiungere significatività statistica (Figura 2 e 3).

Gli altri parametri (GFR, kt/v e Cl.creatinina totale settimanale, proteinemia totale, albumina, prealbumina, PNA, emoglobina, PTH, PCR) sono rimasti stabili, mantenendosi nei range raccomandati dalle linee guida (Figura 4).

I valori impedenziometrici sono rimasti stabili senza mostrare significative variazioni della composizione corporea  (acqua corporea totale, massa grassa e massa magra) (figura 5).

Ai fini dello studio abbiamo valutato anche il consumo mensile medio di eritropoietina, osservando una significativa riduzione pari al 16% (77 versus 67 mg/mese) (p: 0.019) (Figura 6).

Conclusioni

L’utilizzo del C.E.R.A. in una popolazione di pazienti in dialisi peritoneale si è dimostrato sicuro ed efficace nel mantenere stabile e in target il valore dell’emoglobina.

Il significativo risparmio sul consumo di eritropoietina è probabilmente legato alle caratteristiche della molecola, senza dubbio alla buona compliance, ma forse anche ad una sua azione diretta inducente maggiore disponibilità di ferro nell’organismo.