RAZIONALE
La diagnosi e il trattamento dell’ipertensione nei pazienti con trapianto renale sono considerati prioritari dalle attuali linee guida KDIGO, ma le stesse linee guida non danno formali raccomandazioni sull’uso del monitoraggio ambulatoriale della pressione nelle 24 ore (ABPM).
CASISTICA & METODI
Noi abbiamo applicato sistematicamente l’ABPM in una serie di 233 pazienti che rappresentano il 90% dei pazienti con trapianto renale seguiti presso il nostro centro. In un sottogruppo di 145 pazienti abbiamo ripetuto l’ABPM dopo un intervallo mediano di 31 mesi. Il 90% dei pazienti era in terapia antipertensiva. Normotensione, ipertensione, ipertensione mascherata e ipertensione da camice bianco sono state definite in accordo alle linee guida ESH 2013 [1].
RISULTATI
Trentanove pazienti (17%) erano ipertesi sia utilizzando i criteri convenzionali di misurazione della pressione arteriosa che con l’ABPM. Sessantotto pazienti (29%) avevano ipertensione mascherata e 8 (3%) ipertensione da camice bianco. La prevalenza di ipertensione mascherata (29%) era 3 volte più alta rispetto a quella riportata in studi nella popolazione generale (13% [2]) e in una metanalisi di studi in pazienti con malattia renale cronica (8% [3] (full text)) [figura 1]. Al follow-up si notava una fluttuazione dei pattern in circa 1/3 della popolazione. Inoltre il 22% dei pazienti che erano inizialmente normotesi o con ipertensione da camice bianco sviluppavano ipertensione mascherata. Tuttavia nell’insieme dopo un follow-up mediano di 31 mesi la prevalenza di ipertensione mascherata rimaneva molto alta (26%) e simile alla stima iniziale [figura 2].
CONCLUSIONI
Nei pazienti con trapianto renale la frequenza di ipertensione mascherata è allarmante (29%) e rimane costante nel corso del follow-up. Questi dati indicano che le raccomandazioni NICE (National Institute for Clinical Excellence [4]) per l’utilizzo sistematico dell’ABPM per la diagnosi di ipertensione nella popolazione generale debbano essere estese ai pazienti con trapianto renale.