L’aldosterone plasmatico e la sua relazione con la massa ventricolare sinistra nei pazienti ipertesi con malattia renale cronica I-III stadio NKF

BACKGROUND:

La malattia renale cronica (CKD) è associata ad un’incrementata massa ventricolare sinistra (LVM), che può predisporre ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari.

Le concentrazioni plasmatiche di aldosterone (PAC) sono spesso incrementate negli stadi avanzati di CKD.

Poco è noto sui livelli di aldosterone e la loro relazione con la LVM nei soggetti con CKD lieve- moderata.

SCOPO

L’obiettivo del nostro studio è stato quello di analizzare PAC, la massa e la geometria del ventricolo sinistro e la loro relazione in un gruppo di pazienti ipertesi con CKD agli stadi I-III National Kidney Foundation (NKF).

MATERIALI E METODI

Abbiamo arruolato 195 pazienti ipertesi con CKD agli stadi I-III NKF e li abbiamo comparati ad un gruppo di controllo, costituito da 82 ipertesi senza disfunzione renale, omogeneo per età e sesso. I pazienti, in wash-out da farmaci anti-ipertensivi, sono stati sottoposti a :

  • Indagini bioumorali di routine
  • Valutazione del filtrato glomerulare mediante equazione CKD-EPI
  • Dosaggio dell’albuminuria e degli elettroliti sulla raccolta delle urine delle 24 ore
  • Dosaggio dell’attività reninica plasmatica (PRA) e dell’aldosteronemia mediante metodica radioimmunologica
  • Misurazione della pressione arteriosa clinica (media di 3 rilevazioni effettuate con metodica sfigmomanometrica, dopo 5 minuti di riposo in posizione seduta)
  • Monitoraggio ambulatorio della pressione arteriosa delle 24 ore
  • Ecocardiogramma con calcolo della massa ventricolare sinistra indicizzata per l’altezza2.7 (LVMH2.7). Sono stati considerati affetti da ipertrofia ventricolare sinistra pazienti con LVMH2.7>51 g/m2.7.

Criteri di esclusione:

  • Ipertensione secondaria o maligna
  • Diabete noto o glicemia a digiuno > 126 mg/dl
  • Cardiopatia ischemica
  • Scompenso cardiaco
  • Malattia cerebrovascolare
  • Insufficienza renale cronica di grado severo (GFR stimato mediante equazione CKD-EPI < 30 ml/min/1.73 m2)
  • Aldosterone/PRA>400 (per il calcolo di tale rapporto, valori di PRA<0.2 ng/ml/h sono considerati equivalenti a 0.2, in accordo con lo studio PAPY)
  • Patologie non cardiovascolari maggiori

RISULTATI

La Figura 1 mostra le caratteristiche cliniche, gli elettroliti sierici ed urinari e la PRA dei pazienti ipertesi con CKD agli stadi I-III NKF e dei soggetti senza CKD. Mentre PRA e potassio sierico ed urinario non differivano tra i 4 gruppi studiati, le concentrazioni plasmatiche di aldosterone erano significativamente più elevate nell’intera popolazione di pazienti con CKD [11.6 (6.5-17.3) pg/ml) rispetto ai controlli [8.1 (5.6-12.7) ng/dl; p<0.0001]. Il test di comparazione multipla di Holm-Sidak ha mostrato come in ogni stadio di CKD l’aldosteronemia fosse maggiore rispetto a quella dei soggetti senza disfunzione renale. Inoltre i livelli sierici di aldosterone nei pazienti con CKD al II stadio erano inferiori rispetto a quelli dei soggetti con CKD al III stadio (Figura 2).

Come riportato nella Figura 3, i valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica delle 24 ore, del giorno e della notte, il setto interventricolare, lo spessore della parete posteriore, lo spessore parietale relativo (RWT), la massa ventricolare sinistra, LVMI, LVMH2.7 e la prevalenza di ipertrofia ventricolare sinistra (LVH) erano significativamente maggiori nei soggetti con CKD rispetto ai controlli.

I soggetti CKD con LVMH2.7 ≥ 51 g/m2.7 (n = 89) mostravano valori di aldosteronemia maggiori rispetto ai soggetti con LVMH2.7 inferiore (n = 106) [12.7 (8.1-19.4) vs 9.8 (6-15.2) ng/dl]. Allo stesso modo, pazienti con LVH (n = 82), definita sulla base dei cut-offs sesso-specifici di LVMI, avevano più elevati valori di PAC rispetto ai soggetti senza LVH (n = 113) [12.7 (7.7-19.8) vs 10 (6.1-15) ng/dl; p = 0.004].

Abbiamo, inoltre, osservato concentrazioni plasmatiche di aldosterone maggiori nei soggetti CKD con geometria concentrica del ventricolo sinistro (considerando complessivamente i soggetti con LVH e quelli con rimodellamento di tipo concentrico) rispetto ai pazienti con LVH eccentrica (Figura 4).

Le correlazioni univariate di PAC, LVMI, LVMH2.7 e RWT con le altre variabili nell’intero gruppo di pazienti CKD sono mostrati nella Figura 5. Abbiamo osservato correlazioni altamente significative tra PAC e LVMI (Figure 6), tra PAC e LVMH2.7and tra PAC e RWT. Tali correlazioni rimanevano significative nei modelli di regressione multipla stepwise nei quali LVMI (β = 0.256, p < 0.001), LVMH2.7 (β = 0.231, p = 0.001) e RWT (β = 0.312, p < 0.001) erano considerati alternativamente come variabili dipendenti.

CONCLUSIONI

I nostri risultati mostrano come, nei pazienti ipertesi con CKD, LVM, RWT e PAC siano incrementate e correlate tra loro, sin dai primi stadi di disfunzione renale. Sembra biologicamente plausibile speculare che l’aldosterone possa contribuire ad incrementare la LVM nei pazienti ipertesi con precoce CKD.