Razionale
La gravidanza rappresenta un evento di grande rilevanza nella vita di una donna trapiantata e viene interpretata come un completamento di una riabilitrazione che si avvia già dall’inizio del trattamento dialiti (Benagiano G 2014 [1]). Spesso però può costituire essa stessa un rischio di una certa gravità, sia per la madre che per il feto.(Brosens I 2014 [2]).
Casistica e Metodi
Nella presente survey sono state analizzate due casistiche comprendenti in totale 242 donne in età fertile in un arco temporale compreso tra il 1996 ed il 2012. Le donne con gravidanza appartenevano a due aree geografiche diverse del Nord e Sud Italia e presentavano un’ età compresa tra 27 e 41 anni. L’età media pari a 33,42 anni e – prima del trapianto – erano in trattamento emodialitico extracorporeo.
Nessuna delle donne gravide prima del trapianto proveniva dalla dialisi peritoneale.
Risultati
Dalla casistica generale il numero di donne potenzialmente fertili era di 242/488 pari a 49,5% dell’intera popolazione di donne trapiantate di rene. Le donne gravide erano 8/242 pari a 2,8%. 3/8 trapianti (37,5%) venivano effettuati da donatore vivente. L’intervallo tra la data del trapianto e la gravidanza era tra 13 ed 63 mesi media 38 +/-19 mesi. I parti venivano espletati mediante taglio cesareo. In tutte si rilevava basso peso alla nascita del feto. In un parto (41 aa) anticipato mediante tc alla 35a settimana. Si evidenziava rigetto acuto e dopo parziale e consistente miglioiramento mediante steroidi la paziente rientrava in dialisi. Aveva però dimostrato scarsa compliance, sospendo lo steroide autonomamente. Un parto risultò gemellare. L’outcome in termini clinici generali per la madre ed i feti fu eccellente!
Conclusioni
Sia pur limitata a due centri di follow-up di trapianto, l’indagine suggerisce che la gravidanza può essere fattore di rischio per l’andamento del trapianto, anche se nel caso citato con outcome infelice, anche se non infausta, era preponderante la sospensione spontanea dello steroide. La valutazione preliminare della compliance associata ad un sostegno psicologico rappresenta un fattore rilevante per il successo dell’evento l’outcome del trapianto.(Greene CL2014; [3] Coscia LA, 2014)) [4]