Indici di resistenza delle arterie renali principali e disfunzione diastolica ventricolare sinistra: studio in ipertesi non comorbili

La disfunzione diastolica è un segno precoce di danno cardiaco nell’ipertensione arteriosa. Il coinvolgimento renale rappresenta un ulteriore danno prodotto dall’ipertensione arteriosa con effetti di aumentato rischio cardiovascolare [Mancia G, Fagard R, Narkiewicz K, Redón J, Zanchetti A, Böhm M, Christiaens T, Cifkova R, De Backer G, Dominiczak A, Galderisi M, Grobbee DE, Jaarsma T, Kirchhof P, Kjeldsen SE, Laurent S, Manolis AJ, Nilsson PM,Ruilope LM, Schmieder RE, Sirnes PA, Sleight P, Viigimaa M, Waeber B, Zannad F, Task Force Members. 2013 ESH/ESC Guidelines for the management of arterial hypertension: the Task Force for the management of arterial hypertension of the European Society of Hypertension (ESH) and of the European Society of Cardiology (ESC)]. La valutazione ecocardiografica della funzione diastolica si avvale del flusso pulse wave doppler (PW) trans-mitralico che consiste in un’onda E leggermente più alta dell’onda A il cui tempo di decelerazione (DT) dell’onda E è compreso tra 160 e 240 msec. Lo studio eco-color-doppler delle arterie renali inizialmente impiegato per la ricerca di stenosi nei casi di sospetta ipertensione nefro vascolare ,oggi risulta utile soprattutto per la valutazione dell’indice di resistenza il cui valore aumentato (I.R.> 0.7) è uno tra i sensori del danno cardiovascolare. L’aumento dell’IR delle arterie renali principali potrebbe avere un legame con la disfunzione diastolica cardiaca ed essere anch’esso un segno precoce di danno renale e cardiaco come già segnalato da alcuni autori[Tatiana Kuznetsova,Nicholas Cauwenberghs,Judita Knez,Lutgarde Thijs,Yan-Ping Liu,Yu-Mei Gu and A Staessen.Doppler indexes of left ventricular systolic and diastolic flow and central pulse pressure in relation to renal resistive index. American Journal of Hhypertension 2015; 535-545]. [1] Sono stati studiati ambulatoriamente 172 ipertesi in 20 mesi (da Gennaio 2013 ad Agosto 2015) e sottoposti ad ecocardiogramma ed eco color doppler delle arterie renali principali da un singolo operatore. I criteri di inclusione sono stati: 1) diagnosi di ipertensione arteriosa, 2) VFG > 50 ml/minuto 3) assenza di comorbilità quali vasculopatie, cardiopatie e nefropatie. Tra i 172 pazienti, due soggetti di sesso femminile, sono risultati affetti da stenosi dell’arteria renale destra e pertanto esclusi. Delle suddette pazienti,solo una ha accettato di essere sottoposta ad angiografia renale mostrante quadro di fibrodisplasia dell’arteria renale e trattata con stenting dell’arteria renale. La casistica finale con i criteri di inclusione consta di 127 pazienti (65 M, 62 F). Statisticamente significativo è risultato il confronto tra le classi d’età e variabili quali il rapporto E/A ed il VFG (p<0,001).

Variable

Age group (years)

p-value

<50

50-65

>65

RRI (median, q1-q3)

0.63 (0.60-0.67)

0.66 (0.62-0.70)

0.66 (0.63-0.70)

0.022§

DT(mean±SD)

166.9±58.9

179.5±53.3

175.1±50.5

0.535*

E/A ratio (median, q1-q3)

1.29 (0.99-1.50)

1.01 (0.94-1.20)

0.90 (0.79-1.00)

0.001§

IVST(median, q1-q3)

11.3 (10.7-11.5)

11.5 (11.2-12)

11.9 (11.5-12.1)

0.002#

LAD(mean±SD)

35.9±5.0

36.5±3.6

36.1±2.8

0.743*

GFR(mean±SD)

99.56±13.45

86.48±13.16

78.40±13.27

<0.001*

Gender (males) (n,%)

22 (61.1%)

34 (51.5%)

9 (36.0%)

0.155^

Abbreviations: SD: standard deviation; q1-q3: first-third quartiles;RRI: Renal arterial resistive index; DT: Deceleration time;IVST: interventricularseptal thickness; LAD: left atrial diameter; GFR: glomerular filtration rate;*p-value from ANOVA model; §p-value from ANOVA model (using logarithm transformed values); #p-value fromKruskal-Wallis test; ^p-value from Chi-Square test

Variable

DT groups (ms)

p-value

<160

160-240

>240

RRI(median, q1-q3)

0.63 (0.60-0.66)

0.66 (0.62-0.70)

0.72 (0.66-0.77)

<0.001§

E/A ratio (median, q1-q3)

1.00 (0.89-1.20)

1.03 (0.89-1.32)

1.00 (1.00-1.23)

0.517§

IVST(median, q1-q3)

11.5 (11-12)

11.5 (11.2-12)

11.8 (11-12)

0.691#

LAD(mean±SD)

35.8±3.7

36.4±4.2

36.7±3.5

0.661*

Age(mean±SD)

57.1±14.0

54.9±11.2

58.2±12.3

0.523*

GFR (mean±SD)

87.64±16.52

89.66±14.39

87.08±14.37

0.729*

Gender (males) (n,%)

22 (44.0%)

36 (56.3%)

7 (53.9%)

0.422^

Abbreviations: SD: standard deviation; q1-q3: first-third quartiles;RRI: Renal arterial resistive index; DT: Deceleration time;IVST: interventricularseptal thickness; LAD: left atrial diameter;GFR: glomerular filtration rate;*p-value from ANOVA model; §p-value from ANOVA model  (using logarithm transformed values); #p-value fromKruskal-Wallis test; ^p-value from Chi-Square test

Le curve ROC hanno mostrato valore predittivo positivo di 0,225 e negativo di 0,954. Quindi per IR > 0,675 la probabilità di un DT > a 240  msec è del 24,5% e  per IR < 0,675 la probabilità che  DT sia ≤ a 240 msec è del 95,4% (Figura 2).

Conclusioni

I risultati evidenziano l’importanza dell’ eco-color-doppler delle arterie renali  principali per il legame con alterati valori del DT cardiaco. Le alterazioni della fisiologica continuità del flusso renale potrebbero essere alcune delle cause che instaurano il danno nella nefropatia ipertensiva per il ridotto flusso diastolico quando gli  I.R. sono aumentati. Questa nostra esperienza potrebbe servire a riconsiderare l’eco-color-doppler delle arterie renali principali un valido strumento per lo studio del paziente iperteso non comorbile in quanto identifica quelli con elevato rischio cardiovascolare considerando l’I.R. un marker precoce di danno renale in ipertesi con funzione renale normale.