Impiego di un filtro di polisulfone ad alto cut off (40000 dalton) in due pazienti con insufficienza renale acuta da rabdiomiolisi e sepsi

Introduzione

Il danno renale acuto (35-65%) dei pazienti ricoverati in ICU associato a rabdomiolisi e sepsi ha un tasso di mortalità triplicato. Il trattamento con membrana ad alto cut-off di permeabilità è in grado di rimuovere mioglobina e citochine infiammatorie responsabili della MOF.

Casistica e Metodi

Presentiamo due casi clinici di pz maschi 45 e 65 aa con IRA associata a ipermioglobinemia e sepsi con BAL ed emocultura positivi per St. Aureus il primo e Pr. Mirabilis il secondo. Terapia: ATB linezolid 600 mgx2/die, imipenem 1gr ogni sei ore, noradrenalina 0.2g/kg/min. PA media 81 mmHg. Sono stati trattati con CVVH con polisulfone ad alto cut-off 40000 dalton (Fresenius) Qb 120 ml/min, Qreinf. 2500 ml/ora, UF 100 ml/ora, anticoagulante locoregionale con citrato. Abbiamo valutato mioglobinemia, CPK, procalcitonina, GB.

Risultati

1° paziente. Valutazione a 72 e 144 h di trattamento: mioglobina ridotta del 21.9%  e 42 %; procalcitonia 43% e 26%; CPK  16% e 55%; GB erano aumentati del 29% e poi stabili.

Secondo paziente. Valutazione a 72 e 144 h di trattamento: mioglobina ridotta del 33.5%  e  28.3%; procalcitonia 29% e 31%; CPK  32% e 13%; GB aumentati del 50% e poi riduzione del 53%. La PA media è stata dopo 144 ore 82 mmHg senza noradrenalina successivamente invariata. Ripresa progressiva della diuresi ed interruzione della CRRT. Dopo sette giorni dalla sospensione creatininemia media 3.7 mg%. Livelli di albuminemia medi  2.9 gr%.

Conclusioni

L’impiego di un filtro di polisulfone ad alto cut off (40000 d) ci ha permesso di ottenere una ottimale riduzione della mioglobinemia, già dopo 72 ore, con netto miglioramento della stabilità emodinamica e conseguente svezzamento dalla terapia con amine vasoattive e recupero, anche se parziale, della funzionalità renale con sospensione del trattamento depurativo. Il trattamento è risultato sicuro con assenza di perdita protreica. L’anticoagulazione con citrato ha permesso di poter effettuare il trattamento continuativamente senza eventi di coagulazione del circuito e con maggiore sicurezza per la tipologia dei pazienti.