IMPIEGO DI CVC TUNNELLIZZATI NEI PAZIENTI EMODIALIZZATI: ANALISI DELLA POPOLAZIONE E DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE

Razionale

L’invecchiamento della popolazione dialitica e l’aumento dei pazienti diabetici-vasculopatici hanno fatto sorgere la problematica di allestire un accesso vascolare valido, con sempre maggior ricorso ai cateteri venosi centrali tunnellizzati (Hod T. 2014 [1]).

Casistica e Metodi

Sono stati analizzati gli accessi vascolari dei pazienti prevalenti e incidenti del nostro centro negli ultimi 5 anni, con fistola artero-venosa (FAV) e catetere venoso centrale (CVC). sono state valutate morbilità, mortalità e caratteristiche delle due popolazioni. Sono state analizzate le complicanze maggiori dei CVC (dislocazioni, setticemia, exit-site con secrezione purulenta, febbre in assenza di isolamento colturale). E’ stato identificato, ove possibile, il patogeno responsabile.

Risultati

Duecentocinquantasei pazienti sono stati esaminati: 77 (30,08%) portatori di CVC (31 femmine, 46 maschi), 179 (69,92%) con FAV (56 femmine,123 maschi). L’età media dei pazienti con CVC è stata di 68,63±16,93 anni, con 3,50±10,68 anni di età dialitica media (65,23±19,47 anni all’ingresso in dialisi). Per i pazienti con FAV l’età è stata di 66,40±15,88, con 6,12±6,92 anni di età dialitica media (60,34±17,47 anni all’ingresso in dialisi). Il 68,83% dei pazienti con CVC era vasculopatico, il 33,76% diabetico (63,12% e 27,93% per la FAV) (Figura 1). Il 27,16% ha sostituito il CVC per dislocazione ,il 51,85% per setticemia (principale patogeno Staphylococcus aureus 42,85%), l’8,64% per secrezione purulenta dall’exit-site, il 12,34% per febbre in assenza di identificazione colturale (Figura 2). Diciassette pazienti per esaurimento del patrimonio vascolare sono diventati portatori di CVC (9,49% dei pazienti con FAV). La mortalità per i pazienti con CVC è stata del 50,65% (contro il 32,96% dei pazienti con FAV, p=0,004) (Figura 4).

Conclusioni

I pazienti con CVC all’ingresso in dialisi hanno in media circa 5 anni in più e hanno una mortalità più elevata (sopravvivono 2,62 anni in meno dei pazienti con FAV). il principale responsabile degli eventi infettivi correlati a CVC è stato lo Staphylococcus Aureus.