IL POSIZIONAMENTO CHIRURGICO DEL CATETERE PERITONEALE: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

INTRODUZIONE

Le complicanze del catetere peritoneale (CP) rappresentano spesso un importante limitazione all’espansione della dialisi peritoneale (DP) domiciliare. La tecnica di posizionamento a cielo aperto unita a protocolli di medicazione e cura dell’exit site rappresentano punti chiave nella prevenzione di complicanze anche gravi della dialisi peritoneale. Lo scopo di questo studio retrospettivo è stato quello di valutare gli outcomes dei cateteri peritoneali posizionati presso il nostro centro da un team dedicato chirurgo-nefrologo.

METODI

Tutti i cateteri sono stati impiantati con tecnica chirurgica attraverso l’incisione paramediana del muscolo retto. Sono stati utilizzati per tutti i pazienti cateteri Tenckhoff retti a doppia cuffia modello “Vicenza”. È stata applicata una profilassi pre operatoria con Cefazolina 1 gr. È stato osservato un periodo medio di “break in” di 20 giorni. L’outcome primario valutato è stato la percentuale di cateteri rimossi per malfunzionamento al primo utilizzo. Outcome secondario l’incidenza di infezioni correlate al CP; abbiamo valutato l’esito delle terapie antibiotiche confrontate con la pratica del cuff shaving nel trattamento delle infezioni dell’ES e del tunnel sottocutaneo (TS). Non sono state utilizzate terapie antibiotiche locali. Il follow up medio dei CP osservati è stato di 12 mesi.

RISULTATI

143 CP sono stati posizionati in 135 pazienti: età media 64,2 +/- 12 anni. Di questi, 8 CP sono stati riposizionati per malfunzionamento. Durante il periodo di follow up (3800 mesi) la frequenza delle peritoniti è stata di 0,36 episodi/paziente/anno, mentre delle infezioni dell’ES/TS è stata 0,16 episodi/paziente/anno. Abbiamo riportato 5 peritoniti fungine (5% del totale) trattate con terapia antifungina e rimozione del CP. I principali batteri isolati durante le peritoniti sono stati Stafilococco aureo (19%), Stafilococco epidermidis (17%) ed Escherichia Coli (14%) mentre nelle infezioni dell’ES/TS abbiamo isolato lo Stafilococco aureo (50%), Stafilococco epidermidis (16%) e Pseudomonas (16%). 22 pazienti hanno ricevuto un “cuff shaving” (18 come prima scelta, abbinato a terapia antibiotica, 8 a seguito del fallimento della terapia medica) con risoluzione dell’infezione nel 64% dei casi. 21 CP sono stati rimossi per infezioni recidivanti (sia ES/TS che peritoniti).

DISCUSSIONE

Abbiamo osservato solo il 5,5% di malfunzionamento dei CP con necessità di riposizionamento ed una bassa incidenza di rimozioni a seguito di infezioni (12%). La guarigione completa nelle peritoniti e nelle infezioni dell’ES/TS è stata raggiunta in 140 casi (82% del totale) con terapia antibiotica; il “cuff shaving” utilizzato come prima scelta terapeutica ha riportato risultati migliori rispetto all’utilizzo dopo fallimento dell’antibiotico (78% vs 25%).