Elevati livelli plasmatici del Frammento della Pro-trombina F 1.2 (PF 1.2) predicono il danno renale acuto (AKI) in pazienti anemici dopo chirurgia cardiaca

INTRODUZIONE E SCOPO DELLO STUDIO

L’AKI dopo intervento cardiochirurgico condiziona l’aumento della mortalità nel breve e lungo termine (Scrascia-2014), [1] (Cariello- 2012 [2]). Scopo dello studio è stato quello di valutare l’associazione tra attivazione del sistema della coagulazione, infiammazione/stress ossidativo ed insorgenza di AKI dopo Bypass Cardio-Polmonare (CPB) in soggetti ad elevato rischio operatorio (EuroSCORE >6) ed anemia preoperatoria (uomini Hb <13, donne Hb<13 g/dL).

PAZIENTI E METODI

Quarantuno pazienti anemici sono stati arruolati nello studio. Dopo CPB, 26 pazienti (Gruppo A) presentavano una diminuzione del eGFR <25%, 15 (Gruppo B) una riduzione del eGFR> 25%.  Sono stati misurati i livelli plasmatici del PF 1.2 (marcatore di attivazione della coagulazione), dell’IL-6, dell’IL-10 e dell’8-oxoDG (marker di ossidazione del DNA) ed i livelli urinari dell’IL-18 (uIL-18) e del Neutrophil Gelatinase-Associated Lipocalin (uNGAL) (Tecnica ELISA).

RISULTATI

Un aumento dei livelli circolanti di IL-6 e IL10 si osservava subito dopo l’intervento in entrambi i gruppi, senza differenze significative (Figura 1). Un precoce (2 ore dall’intervento, T2) e significativo incremento del uNGAL si osservava solo nel gruppo B (4,4 ng/mL) rispetto al Gruppo A (0,3 ng/mL,  p=0,03), mentre al T2 i livelli di uIL-18 erano simili in entrambi i gruppi (Figura 2). Al T24 i livelli di 8-oxo-dG (98,8±66 vs 65,2±26 ng/mL; p=0,02) (Figura 3) e PF1.2 (999±704,1 vs 506,6±548 pmol/L; p=0,018) (Figura 4A) erano significativamente più alti nel gruppo B rispetto al gruppo A e, in un modello di analisi multivariata, il PF1.2 era indipendentemente associato alla riduzione del eGFR (Figura 4B), con una predittività (area sotto la curva, R.O.C.) di 0,744 (Figura 5). Cinque pazienti del gruppo B (33%) hanno necessitato di un trattamento dialitico sostitutivo (media 38,4 ore dopo l’operazione). 

CONCLUSIONI

Nei pazienti anemici e con EuroSCORE elevato,  la presenza dopo CPB di elevati livelli plasmatici di PF1.2 é un fattore di rischio indipendente per AKI e dialisi. Un aumentata produzione di trombina, associata ad uno stato ossidativo, può contribuire  ai deficit di perfusione del microcircolo renale.  E’ ipotizzabile che un aumentata produzione di trombina, associata ad un incremento del danno ossidativo cellulare, possa contribuire ai deficit di perfusione del microcircolo renale.