Razionale
Il ferro endovena (FeEv) è indispensabile nel trattamento dell’anemia renale. L’informativa AIFA del 25/10/2013 sottolinea il rischio d’anafilassi con FeEV raccomandando: presenza di personale qualificato in manovre rianimatorie, apparecchiature di rianimazione e consenso firmato ad ogni somministrazione.
Obiettivo: analizzare gli effetti dell’informativa sulla gestione clinico-organizzativa della terapia con FeEv nei centri nefrologici Lombardi.
Casistica e Metodi
Nel Febbraio 2014, la SIN Lombarda ha inviato ai 48 centri ospedalieri (CH) e 69 centri periferici (CAL) della Lombardia un questionario per indagare: organizzazione dei centri, il tipo di Fe usato, modalità di somministrazione, effetti collaterali e modifiche nella gestione terapeutica indotte dalla informativa AIFA.
Risultati
Hanno risposto 36 (75.0%) CH (3260 pazienti) e 50 (72.2%) CAL (1730 pazienti). Nessun centro ha registrato reazioni avverse al FeEv tali da comportare ricovero o morte nei 12 mesi precedenti. La rianimazione era presente in tutti i CH meno uno e nel 20% dei CAL. Il 100% dei centri usava Fe gluconato; il Fe saccarato e carbossimaltosio era usato nel 42% e 2% dei centri, rispettivamente. FeEv era somministrato durante la dialisi nel 76% dei centri e dopo lo stacco nel 24%. Dopo l’informativa AIFA, nel 38% CAL il FeEv è stato sospeso e nel 19% ridotto (p<0.001), mentre è rimasta invariata nei CH. Nel 54% dei CH e nel 66% dei CAL sono stati adottati provvedimenti/precauzioni (riduzione/sospensione di FeEv, introduzione del consenso informato, modifica dell’infusione del Fe).
Conclusioni
Dopo l’informativa AIFA, nei CAL si è avuto un significativo calo della terapia con FeEv, disparità di trattamento rispetto ai CH con rischio di peggioramento dell’anemia ed aumento dei costi.
È importante che SIN e AIFA discutano rapidamente sull’implementazione dell’informativa e nel frattempo la SIN elabori una posizione uniforme per tutti i centri dialisi.