Caso clinico: danno acuto renale da Gadolinio

Introduzione

Il Gadolino è usato comunemente in soluzione come mezzo di contrasto intravenoso nella risonanza magnetica. La sua pericolosità nell’indurre fibrosi nefrogenica sistemica nei paziente con malattia renale cronica è ampiamente stata dimostrata, meno studiata è la sua capacità di indurre danno renale acuto (AKI) con necrosi tubulare. (Bhave G. – 2008) [1]

Caso clinico

Donna di 74 anni in anamnesi Astrocitoma anaplastico e malattia renale cronica G4. Il giorno successivo all’esecuzione RM cerebrale con m.d.c., comparsa di vomito e febbre per questo veniva ricoverata nel Reparto di Neurologia, gli ematochimici mostravano creatinina pari a 6.8 mg/dl eGFR CDK- Epi 6 ml/min, urinocoltura positiva, emocolture negative, Rx del torace nei limiti di norma. Trasferita presso il nostro reparto si impostava di terapia idratante, dopamina a 2 gamma /kg/min e supplementazione di bicarbonato e.v.. 

Risultati

Durante le prime 48 h nonostante l’ infusione di 7500 ml di liquidi, permaneva un quadro di AKI con creatininemia 6.77 mg/dl, azotemia 166 mg/dl, elettroliti nei limiti, EAB acidosi metabolica compensata, elettroliti urinari non invertiti, PTCI negativa, PCR 4,5 mg dl, PTU nelle 24/h di 1,5 g/24h, diuresi 2400 ml nelle 24 h. Pertanto abbiamo considerato, nell’ambito della diagnosi differenziale, un danno renale acuto da mezzo di contrasto (Gadolinio) con necrosi tubulare ed in considerazione del peggioramento degli edemi declivi, di un iniziale impegno polmonare documentato dalla radiografia del torace di controllo, si riduceva la terapia idratante e si impostava terapia diuretica, mantenendo la dopamina a dosaggio renale. Nelle successive 72 h si evidenziava un miglioramento della funzione renale, alla dimissione: creatininemia 2,87 mg/dl, eGFR CKD-EPI 16 ml/min/1,73 m, azotemia 64 mg/dl, elettroliti nella norma.

Conclusioni

Il criterio temporale e la clinica ci consente di ipotizzare, che la paziente abbia sviluppato una tossicità renale acuta da mezzo di contrasto (gadolinio) con necrosi tubulare, su una malattia renale cronica multifattoriale. (Chien CC 2011) [2] (Heinrich MC), [3] (Badero OJ) [4]