Razionale
La biopsia renale in nefrologia è l’indagine principe per la diagnosi di patologie renali come glomerulonefriti primitive e secondarie, nefropatie interstiziali, nefropatie vascolari.
L’esame bioptico è eseguito nelle seguenti sindromi cliniche: insufficienza renale acuta o cronica di etiologia non chiara, sindrome nefrosica, proteinuria dosabile >1g/die.
Casistica e Metodi
Nel nostro centro di nefrologia nel decennio 2001-2012 sono state eseguite 300 biopsie renali (media annuale 26 casi). I frustoli renali ottenuti con un ago 15G sono stati studiati in microscopia ottica ed immunofluorescenza.
La nostra casistica è basata sulla popolazione che presentava come manifestazioni cliniche la sindrome nefrosica, le proteinurie dosabili e l’insufficienza renale acuta.
Le diagnosi sono state: 40 IgA nefropathy, 22 Gn extracapillari, 26 minimal change, 20 GFS, 60 membranose, 1 membranoproliferativa, 5 proliferative, 6 nefropatie interstiziali acute, 5 necrosi tubulari acute, 44 nefropatie lupiche, 17 casi di amiloidosi, 1 caso di mieloma, 6 malattie di catene leggere, 2 secondarie a ciclosporina, 4 diabetiche, 1 nefroangiosclerosi, 40 con prevalenti lesioni croniche.
Risultati
I dati annuali delle patologie diagnosticate nel corso del decennio (2001-2012) sono rimasti invariati, sia per numerosità sia per percentuale relativa ad ogni singola patologia.
Si rileva infatti che le più frequenti diagnosi sono state la gn membranosa primitiva, la nefropatia lupica, la nefropatia IgA, la Gn extracapillare, la amioloidosi. I casi con prevalenza di lesioni croniche e non classificabili sono stati numerosi (il 13,4%), con una numerosità annuale stabile.
La popolazione che afferisce ai nostri ambulatori negli ultimi 10 anni è aumentata sia per numerosità che per multirazzialità, ma i risultati diagnostici sonorimasti invariati.
Conclusioni
La biopsia renale resta una procedura diagnostica importante, la nostra esperienza decennale mostra che la numerosità annuale sottoposta ad ago biopsia è rimasta invariata anche aumentando la popolazione in follow-up ambulatoriale. Altresì sono rimaste invariate le percentuali relative alle diagnosti istologiche.