VANTAGGI DELLA FAV LATERO-LATERALE IN PAZIENTI CON VASCULOPATIE

PREFAZIONE / INTRODUZIONE

In alcuni interventi  di chirurgia vascolare della mano vengono realizzate anastomosi arterovenose per vascolarizzare le dita (Kind GM-2006) [1] . Nel 2005 ottenemmo la risoluzione monolaterale del quadro clinico di ischemia  e del fenomeno di Raynaud in una paziente con sclerosi sistemica dopo creazione di FAV lat-lat (mid-arm) radio-cefalica per emodialisi (Figura 1).

MATERIALI E METODI

Sono state confezionate in prima istanza FAV lat-lat a livello del terzo medio dell’avambraccio con l’intento di migliorare la vascolarizzazione dell’estremità dell’arto e non perdere parte dell’albero venoso distale, in 5 pazienti uremici con vasculopatie periferich: 1 sclerodermia, 3 con diabete mellito di cui 2 con fenomeno di Raynaud associato, 1 con vasculite anca relata. Tutti i pazienti in fase preoperatoria sono stati sottoposti a studio ecocolordoppler artero-venoso. È stata praticata una incisione cutanea di circa 4cm nel terzo medio superiore dell’avambraccio a circa 3 cm dalla piega del gomito, nella sede dove l’arteria presentava meno calcificazioni. Le FAV hanno raggiunto la maturazione e dopo circa 2 mesi sono state utilizzate.

RISULTATI e CONCLUSIONI

1 FAV dopo 8 mesi ha presentato un ematoma traumatico con successiva trombosi in sede post-anastomotica ed ha cessato di funzionare.Solo 1 paziente ha avuto un fastidioso edema della mano con modesta insufficienza funzionale. È stato trattato con FKT con lieve miglioramento della sintomatologia . Non si è intervenuti con la chiusura del ramo venoso post-anastomotico distale poichè il tratto prossimale consentiva la puntura in un tratto molto limitato. Dopo 3 anni la FAV è ancora funzionante e l’edema della mano persiste in forma lieve, senza dolore. Il fenomeno di Raynaud riscontrato in 2 diabetici era rimasto invariato in un paziente, mentre era migliorato nell’altro con soggettiva riduzione del dolore nell’arto con la FAV sia allo stimolo del freddo che a quello ischemico. 3 pazienti sono deceduti con le FAV funzionanti. Pertanto riteniamo che in pazienti selezionati la FAV lat-lat, mid-arm, costituisca una valida opzione terapeutica pur non conoscendo i meccanismi che sembrano migliorare la perfusione periferica della mano.