TRATTAMENTO DELLA NECROSI CUTANEA ASSOCIATA ALL’ACCESSO VASCOLARE PER EMODIALISI: STUDIO MULTICENTRICO

Introduzione

La necrosi cutanea sovrapposta ad un accesso vascolare (AV) nativo o protesico è una complicanza rara che può esitare in un’emorragia fatale (Figura 1)

L’aumento della pressione, associata a stenosi dell’outflow, insieme con la ripetuta venipuntura ne sono la causa  [1].

Il trattamento, da eseguire in urgenza, è chirurgico associato alla correzione della stenosi, quando presente  [2].

Abbiamo raccolto i casi di necrosi cutanea osservati da due equipes di chirughi degli AV per emodialisi dal Maggio 1988 al Marzo 2012.

Materiali e Metodi

Studio restrospettivo dei casi clinici in rapporto alle caratteristiche dei pazienti e delle procedure chirurgiche ed endovascolari. Follow-up a 1 mese della lesione cutanea dopo plastica cutanea con lembo di rotazione (lembo di Limberg) o lembo di scorrimento (lembo a “quarto d’arancio”).

Risultati

Essi sono riassunti nelle tabelle 1 e 2.

Tab. 1

Pazienti

Età

(anni)

Età dialitica (anni)

Tipologia Accesso Vascolare 

Fistola / Protesi

Stenosi

Necrosi sul punto di venipuntura

68

29 M 

39 F

53±19

(4-89)

10±19

(1-34)

66% / 34%

(33 dist /33 prox /2 femorali)

64%

98.4%

 

Tab. 2

Lembo di rotazione

 Incisione a «quarto d’arancio» 

Legatura

Emostasi

preventiva

 

Angioplastica

associata

Follow-up 1 mese

(cica­triz­zazione)

 

57.4%

16.2%

26.5%

48.5%

42.2%

93.7% [45/48]

Conclusioni

Una serie di 100 decessi a domicilio di pazienti emodializzati per emorragia massiva [3] [3],  ha messo in evidenza l’importanza della diagnosi precoce e di una terapia efficace della necrosi cutanea. Noi abbiamo trattato il 73,6% dei casi con un successo del 93,7% sui 48 pz seguiti a un mese (20 pz persi nel follow-up). L’emostasi preventiva, quando utilizzabile, ha reso le procedure più agevoli ed ha permesso un approccio chirurgico mininvasivo [4] [4].

In 18 pz (26,5%) si è proceduto a legatura dell’AV per l’eccessiva estensione della lesione e, nel 38,8% di questi casi, abbiamo confezionato un accesso protesico (PAV in PTFE) in parallelo.

Il trattamento della necrosi cutanea con salvataggio dell’accesso vascolare è possibile. L’intervento chirurgico, eseguito in urgenza, ed abbinato al trattamento endovascolare della stenosi venosa, quando presente, neutralizza il rischio emorragico che minaccia la sopravvivenza stessa del paziente (Figura 2)