TRAPIANTO DI RENE IN PAZIENTI CON MALATTIA POLICISTICA: VALUTAZIONE PRE-TRAPIANTO E RISULTATI

Introduzione

La malattia policistica epatorenale autosomica dominante (ADPKD) rappresenta la causa più frequente di insufficienza renale su base genetica. Il coinvolgimento di altri organi richiede una particolare attenzione nella fase di studio pre-trapianto.

 

Materiali e Metodi

35 Centri Trapianto Italiani (Figura 1 a) hanno risposto ad un questionario sui criteri per l’inserimento e per il monitoraggio dei pazienti policistici in lista d’attesa (indicazioni alla nefrectomia e i tempi di intervento). Sono state verificate le indagini strumentali richieste per l’inserimento e per il monitoraggio durante il periodo di attesa  (studio delle dimensioni renali, ricerca di aneurismi cerebrali). Sono stati analizzate caratteristiche ed risultati dei trapianti eseguiti in Italia nel periodo gennaio 2002-dicembre 2010 e le indicazioni a doppio e trapianto combinato.

 

Risultati e Conclusioni

In Italia sono stati effettuati 14305 trapianti nel periodo gennaio 2002-dicembre 2010 (13512 primi trapianti, 181 combinati fegato/rene, 1303 da donatore vivente). I pazienti policistici costituiscono il 13% della casistica di primo trapianto da cadavere, il 7% da vivente, il 22% di trapianto combinato. Relativamente alla nefrectomia pre-trapianto, lo studio ha evidenziato in 32/35 Centri Trapianto un atteggiamento conservativo; principale indicazione costituita dall’ingombro addominale.

L’86% dei Centri richiede indagini di secondo livello (TC) per lo studio delle dimensioni renali (46% senza, 40% con mezzo di contrasto). Indagini radiologiche (RM o TC) per la ricerca di malformazioni vascolari cerebrali sono richieste nel 97% dei Centri (74% sempre, 23% in presenza di anamnesi familiare per emorragia cerebrale). Nell’ambito dei 13512 primi trapianti (follow-up 16-112 mesi) i pazienti policistici presentano una miglior sopravvivenza del graft rispetto ad altre nefropatie (a 5 anni 86% rispetto 82%, p<0.01 Figura 1 b). La mortalità risulta sovrapponibile (a 5 anni 94% rispetto a 92.5%). Anche nei programmi di trapianto combinato fegato/rene si registra un miglior andamento (a 1 anno 92% rispetto a 79% Figura 1 c). I risultati post-trapianto sono mediamente superiori a quelli della restante popolazione nefropatica; una corretta gestione pre-trapianto può ridurre il rischio di eventi sfavorevoli nel post-trapianto.