RUOLO DELL’INTERFERONE ALFA NELLA RISPOSTA IMMUNE IN CORSO DI RIGETTO CRONICO ANTICORPO-MEDIATO (RCAM)

INTRODUZIONE

RCAM è la principale causa di insuccesso del trapianto renale. La diagnosi di RCAM, richiede una procedura invasiva, la biopsia. La scoperta di nuovi marker meno invasivi potrebbe migliorare l’outcome del trapianto.

SCOPI DELLO STUDIO

Definire, con un approccio high-throughput, il profilo di espressione genica dei linfomonociti periferici (PBMC) dei pazienti (pz) RCAM e le pathway specifiche attivate in corso di RCAM.

PAZIENTI E METODI

Il profilo di espressione genica è stato valutato in 10 pz RCAM e 10 pz con normale funzionalità dell’organo (CTRL) mediante 4x44K slides (Agilent). Sono stati applicati test T non appaiato (correzione di Benjamin Hockberg) e analisi funzionale con Ingenuity Pathway Analysis (IPA).

RISULTATI

67 probesets (53 geni), differenzialmente espressi tra RCAM e CTRL, permettono di discriminare i due gruppi (Figura 1). L’analisi con IPA ha mostrato che il 41% dei geni regolano o sono regolati dall’interferone alfa (IFN-alfa) (Figura 2). La principale pathway canonica è quella relativa all’IFN-alfa (p=6.0*10-5) (Figura 3). La qPCR nei pz RCAM, CTRL e nei pz con rigetto cronico cellulo-mediato (RCCM) dei geni GBP1 e CXCL9, coinvolti nella pathway dell’IFN-alfa, conferma i dati dei microarray (Figura 4). In circolo, le cellule dendritiche (CD) mieloidi BDCA1+ aumentano in RCAM (p=0,02 vs CTRL, p=0,03 vs RCCM) e le CD plasmacitoidi BDCA2+ si riducono (p=0,03 vs CTRL, p=0,04 vs RCCM). Le CD BDCA2,produttrici di IFN-alfa, aumentano, invece, nel rene dei pz RCAM (p=0,04) (Figura 5). L’espressione tissutale della MXA aumenta in RCAM (1471.7±289,9 vs CTRL 618±388 pixels, p=0,04) (Figura 6).

CONCLUSIONI

I dati suggeriscono un ruolo chiave dell’IFN-alfa in corso di RCAM e aprono nuove prospettive nella diagnosi precoce di RCAM.