POTENZIALE RUOLO DELLA RELAXINA NELL’OSTEODISTROFIA RENALE

PREFAZIONE

(McGuane JT et al, 2009) [1]. Questo fattore può essere coinvolto anche nella fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa e dell’insufficienza cardiaca, nella fibrosi, nel cancro, nell’angiogenesi e nel rimodellamento osseo (Dschietzig T et al, 2006 [1]). Nel presente studio abbiamo valutato i livelli sierici basali di RLX in un gruppo di pazienti emodializzati (HD) e le correlazioni con parametri biochimici legati al metabolismo osseo.

MATERIALI / METODI

Abbiamo arruolato 10 soggetti sani come controllo e 25 pazienti (F/M 15/10; età media 62.7±14 anni; età dialitica in mesi, 36[10-284]; VFG residuo, 2.3±0.6 ml/min) in trattamento sostitutivo emodialitico trisettimanale con tecnica AFB (Acetate-Free Biofiltration). I livelli di RLX sono stati dosati usando il kit RIA per relaxina-2 umana, (Phoenix Pharmaceuticals, Inc®). Gli altri parametri sono stati misurati impiegando i metodi standard del laboratorio clinico.

RISULTATI / CONCLUSIONI

Abbiamo osservato che i valori di RLX sono più elevati nei pazienti HD rispetto ai controlli (20.81±17.86 vs 2.28±2.19 pg/ml, P<0.001, Figura 1). Abbiamo quindi valutato le correlazioni tra RLX e altri parametri biochimici, individuando correlazioni significative con: paratormone (PTH) (r=-0.80, P<0.0001), fosforo (r=0.72, P<0.0001) e CaxP (r=0.70, P=0.0001) nei pazienti HD (Figura 2). La RLX regola l’attività degli osteoclasti e interviene nella fisiopatologia ossea. Nessun dato esiste sul suo possibile coinvolgimento nell’osteodistrofia renale. I dati ottenuti propongono la RLX come possibile biomarker del rimodellamento osseo presente in questa condizione. L’influenza sul metabolismo osseo può essere dovuta alla sua azione modulante sul sistema RANKL (receptor activator of NF-κB ligand)/OPG (osteoprotegerina) mediata dal recettore RXFP1, come dimostrato recentemente nel ratto (Ho TY et al, 2011) [2]. I più elevati valori di RLX osservati nei pazienti HD possono costituire un tentativo di compensare l’iperparatiroidismo, inducendo un aumento dell’OPG circolante e quindi una riduzione dei livelli di RANKL. Il risultato sarebbe una ridotta formazione e sopravvivenza degli osteoclasti e un minore riassorbimento osseo.In conclusione, tale ipotesi deve essere approfondita, ma i nostri dati suggeriscono che la valutazione dei livelli di RLX potrebbe fornire informazioni diagnostiche e prognostiche utili nella gestione dell’osteodistrofia renale.