CONFRONTO TRA MDRD E CKD-EPI CON IL METODO DI BLAND-ALTMAN E LA REGRESSIONE POLINOMIALE FRAZIONARIA

Introduzione

Le stime della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) ottenute con le formule MDRD (Modification of Diet in Renal Disease) e CKD-EPI (Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration) forniscono risultati discrepanti (Michels WM – 2010) [1] (full text). Una tecnica ampiamente usata per il confronto tra le formule è il metodo di Bland-Altman, che consiste nel rappresentare graficamente sugli assi cartesiani la media delle formule e la differenza tra gli stessi due valori. I limiti di concordanza tra le formule vengono costruiti assumendo che la media e la deviazione standard delle differenze tra le formule siano costanti, qualunque sia il loro valore medio (Altman DG – 1986) [2].

Lo scopo di questo studio è proporre un metodo alternativo per valutare la concordanza tra MDRD e CKD-EPI, basato sulla regressione polinomiale frazionaria.

Materiali e metodi

La popolazione in studio è costituita da 10.687 pazienti arruolati dal 01/07/2004 al 31/12/2011 nell’ambito del progetto PIRP (Prevenzione Insufficienza Renale Progressiva), Il registro PIRP comprende i pazienti con insufficienza renale cronica afferenti a 13 Centri Nefrologici dell’Emilia-Romagna.

È stato stimato il VFG utilizzando le formule MDRD e CKD-EPI ed è stata analizzata la relazione tra la media e la differenza delle due formule con il metodo di Bland-Altman. Successivamente, è stata utilizzata la regressione polinomiale frazionaria per tracciare i limiti di concordanza al 95%.

La tecnica della regressione polinomiale frazionaria permette di costruire limiti di ampiezza variabile a seconda del valore medio considerato. L’ampiezza dei limiti è determinata dalla discrepanza tra le due formule in prossimità del loro valore medio.

Risultati

Per stime di VFG inferiori a 40 mL/min/1,73m2, l’MDRD restituisce in media valori lievemente più alti rispetto al CKD-EPI, mentre per stime di VFG comprese tra 40 e 110 i valori di CKD-EPI sono mediamente più alti dei valori di MDRD (Figura 1).

La concordanza tra MDRD e CKD-EPI diminuisce all’aumentare del VFG. Per un VFG medio di 10 mL/min/1,73m2, la differenza tra le formule è inferiore a 1 nel 95% dei pazienti; per un VFG medio di 90 la differenza tra i limiti di concordanza è invece pari a 16.

Conclusioni

Per valori di VFG inferiori a 40 mL/min/1,73m2 può essere indifferente utilizzare l’una o l’altra formula, poiché il loro grado di accordo è estremamente elevato. Viceversa, per pazienti con malattia renale cronica agli stadi iniziali (stadi 2 e 3), si suggerisce di monitorare l’andamento nel tempo della funzione renale sempre con la stessa formula, poiché lo scostamento tra i valori ottenuti è piuttosto rilevante.