AF.ter.DIA: OLTRE LA DIALISI. DIALISI ASSOCIATA AD AFERESI TERAPEUTICA SEMISELETTIVA

Introduzione

Esiste un numero rilevante di pazienti che, in determinate circostanze, necessita sia di trattamento dialitico che aferetico. Questo può verificarsi, ad esempio, nelle microangiopatie trombotiche, nella sindrome di Goodpasture, nella glomerulonefrite rapidamente progressiva pAnca e/o cAnca positiva, così come nella vasculite crioglobulinemica, nelle vasculopatie periferiche e  nel mieloma multiplo, soprattutto in pazienti intolleranti o non responder alle terapie farmacologiche. In letteratura sono descritti pochi casi di trattamenti contemporanei di emodialisi e plasmaexchange (PEX) definiti come tandem plasmapheresis and haemodialisys. Nella nostra esperienza abbiamo invece associato alla dialisi la filtrazione a cascata (FC).La FC è una tecnica di aferesi terapeutica semiselettiva che ha fra le sue peculiarità quella di non  richiedere, a differenza del PEX,  liquidi di sostituzione (plasma o soluzione albuminata) ed è pertanto, a parità di costi, priva di rischio allergologico e infettivologico. Abbiamo definito AF.ter.DIA la contemporaneità terapeutica di questi due trattamenti.

Materiale e metodi

Abbiamo sottoposto ad un ciclo di trattamenti (20 sedute) di dialisi associata a filtrazione a cascata (FC) una paziente con vasculite pANCA positiva in emodialisi cronica da oltre 5 anni che aveva mostrato intolleranza alla terapia immunosoppressiva sommininistrata.

È stato impiegato il modulo Diapact Crrt per la filtrazione a cascata (FC) e il monitor Dialog+ per la dialisi bicarbonato. Il sangue prelevato dalla pompa sangue del Diapact Crrt, ad un flusso di 250 ml/min, arriva al plasmafiltro: la pompa plasma estrae  dal plasmafiltro circa 20 ml/min di plasma che invia al filtro a cascata, selezionato in base alle macromolecole patogene che si vogliono rimuovere. Il plasma depurato  rientra, previo riscaldamento, nella linea venosa a ricostituire il sangue intero. Questo viene inviato ed entra, come sangue arterioso, al filtro dialisi della Dialog+. Da qui esce come sangue venoso dializzato e rientra al paziente. Ad ogni procedura di AF.ter.Dia abbiamo valutato l’efficienza dialitica (Kt/V) ed aferetica (% di rimozione della noxa patogena).

Risultati

La metodica è stata ben tollerata dalla paziente per tutte e 25 le sedute che sono avvenute con la cadenza di un trattamento una volta la settimana.

Il titolo autoanticorpale dei p ANCA (anti MPO) si è progressivamente ridotto nel corso dei trattamenti (Fig 1).

Discussione e conclusioni

L’efficienza ottenuta da una serie di AF.ter.DIA è sovrapponibile a quella che si ottiene dalle singole procedure eseguite separatamente e non sono stati registrati eventi avversi. Indubbi vantaggi sono determinati dalla possibilità di ridurre il numero di accessi in ospedale, dalla riduzione dei tempi di trattamento e del numero di procedure extracorporee, dalla ottimizzazione delle risorse umane e, soprattutto, dalla migliore qualità di vita per il paziente. Tale tecnica rappresenta un’ innovativa e concreta proposta di interdisciplinarietà che bene interpreta il modello di sanità per intensità di cure.