Livelli indosabili di PTH immunoreattivo in due fratelli con nefrolitiasi calcica recidivante normocalcemica

Introduzione

Esistono rare segnalazioni di neoplasie paratiroidee con ipercalcemia e livelli indosabili di PTH intatto immunoreattivo (i-PTH). In questi casi, poiché alla rimozione dell’adenoma seguiva la normalizzazione di calcemia e i-PTH, fu ipotizzato che la neoplasia producesse un PTH anomalo, non immunoreattivo ma comunque in grado di indurre ipercalcemia e di inibire l’increzione di PTH delle paratiroidi sane.

Sino ad oggi, non risultano segnalazioni di soggetti clinicamente euparatiroidei con livelli indosabili di i-PTH circolante.

Riportiamo qui i dati relativi alla famiglia di due fratelli nefrolitiasici, clinicamente euparatiroidei, ma con i-PTH indosabile.

Casistica e Metodi

La famiglia è composta da padre (60 aa, sano); madre (52 aa, osteoporosi); sorella (18 aa) e fratello (21 aa).

Il PTH è stato dosato sia con metodo immunometrico Immulite 2000® (Siemens) (i-PTH), sia con spettrometria di massa (sm-PTH), condotta con metodica specifica (estrazione mediante immunocattura e successiva digestione in situ con tripsina) in grado di stimare i livelli di PTH circolante in funzione dei frammenti triptici N-terminali 1-13 e 14-20 così ottenuti.

Calcemia e fosforemia sono state determinate con metodiche di routine (Modular P800, Roche), 25(OH)VitD e 1,25(OH)2VitD con metodi RIA commerciali (DiaSorin).

Risultati

In entrambi i genitori, il profilo biochimico e ormonale indicava una condizione di euparatiroidismo.

Al contrario, in entrambi i fratelli i-PTH risultava indosabile (anche dopo verifica con altri metodi immunometrici), nonostante che i valori di calcemia totale e ionizzata, fosforemia, 25(OH)VitD e 1,25(OH)2VitD suggerissero una condizione di euparatiroidismo (Figura).

Con la spettrometria di massa, il pattern dei frammenti di PTH risultava differente nei due fratelli.

Mentre nella sorella i valori di sm-PTH 1-13 e sm-PTH 14-20 erano francamente ridotti e suggestivi di bassi livelli circolanti di PTH, nel fratello ciò trovava conferma soltanto nel valore di sm-PTH 1-13.

Conclusioni

La discrepanza fra i livelli di i-PTH e quelli di sm-PTH potrebbe essere spiegata ipotizzando, nei due fratelli, la presenza di frammenti PTH-like biologicamente attivi, ma non immunoreattivi forse a causa di alterazioni nella porzione N-terminale.

Questo caso, che costituisce il primo riscontro di i-PTH indosabile in soggetti clinicamente euparatiroidei, suggerisce che i dosaggi immunometrici di PTH intatto oggi disponibili non sempre possano essere adeguati indicatori dell’attività biologica di questo ormone in vivo.