NGAL URINARIO E PIELONEFRITE ACUTA: UNA STRADA DA PERCORRERE?

INTRODUZIONE

La pielonefrite acuta (PNA) è una malattia comune e potenzialmente grave, la cui diagnosi differenziale con infezioni delle alte vie urinarie senza coinvolgimento parenchimale renale richiede indagini radiologiche di secondo livello costose e non sempre disponibili (TC o RM con mdc). La differenziazione è essenziale non solo per definire la diagnosi, ma soprattutto perchè il coinvolgimento parenchimale richiede terapie antibiotiche prolungate, nel tentativo di evitare lo svilupparsi di cicatrici renali. “Rollino C – 2012” [1] “Piccoli GB – 2011” [2] (full text)

L’NGAL è un marcatore di danno tubulare renale, valutato per predire il rischio di insufficienza renale acuta e la progressione del danno renale cronico recentemente introdotto nella pratica clinica. Poco è noto sul comportamento dell’enzima in caso di danno renale parcellare, senza necessariamente un rialzo della creatininemia, come avviene in corso di pielonefrite acuta. “Yilmaz A – 2009” [3] “Schaub S – 2009” [4] “Ichino M – 2009” [5]

Obiettivo del nostro lavoro è stato valutare la correlazione tra livello di NGAL e imaging alla RM per la diagnosi differenziale delle infezioni delle alte vie urinarie.

METODI

È stato effettuato uno studio osservazionale, non randomizzato, prospettico monocentrico reclutando i pazienti con sospetta PNA “non complicata” o primitiva, ospedalizzati tra gennaio e dicembre 2011, che nella prima settimana dal ricovero hanno effettuato una RM, eventualmente ripetuta a 3-6 settimane dall’avvio della terapia antibiotica. L’NGAL è stato dosato su un campione di urine spot con kit commerciale (Architect NGAL chemiluminescent immuno assay CMIA) in occasione delle RM.

RISULTATI

Su 50 pazienti inizialmente valutati, in 38 è stata posta diagnosi di PNA alla RM, in 12 pazienti la RM è risultata negativa per PNA (9 pieliti, 1 cisti infetta, 1 prostatite, 1 diverticolite). La PNA era primitiva in 29/38 pazienti, in 9 secondaria a fattori anatomo-funzionali. 24/29 hanno effettuato una seconda RM 3-6 settimane dall’avvio della terapia (18 negative, 6 positive). Escludendo i pazienti con PNA secondaria, il valore mediano di NGAL è stato circa doppio nelle RM positive (74 ng/mL (4.9-314.2)) rispetto alle negative (34.8 ng/mL (9.6-210.3)), con una ampia dispersione dei dati. A causa della dispersione e dei piccoli numeri, la differenza non raggiunge la significatività statistica (p=0.10) (Figure 1 e 2).

CONCLUSIONI

Pur avendo cercato di eliminare il bias dovuto alla presenza di danno renale pre-esistente, limitando l’analisi ai pazienti con PNA primitiva, i dati dell’NGAL nella pielonefrite, seppur promettenti, richiedono ulteriori valutazioni su ampia scala. Una ragione può essere ricercata nell’interferenza data dalla terapia.

Non si può escludere una correlazione, oltre che tra NGAL e nefrotossicità da farmaci, anche con la formazione di cicatrici e quindi con la prognosi renale. L’ampia dispersione dei dati, tuttavia, rende difficile prevederne un inserimento a breve nella pratica clinica.