NEFROPATIE GENETICHE RARE: UNA SFIDA PER IL NEFROLOGO

Introduzione

La valutazione clinica del paziente nefropatico richiede, in casi selezionati, un complesso ed approfondito iter diagnostico in cui l’approccio multidisciplinare e le indagini genetiche possono rivelarsi utili. La casistica riportata si riferisce al periodo 2008-2011 e descrive 9 casi di nefropatie genetiche rare osservate presso la nostra Unità Operativa.

Casi Clinici

Due sindromi rene-coloboma, disordine ereditario autosomico dominante (AD) causato dalla mutazione del gene PAX2, caratterizzato da ipo-displasia renale con o senza insufficienza renale ed anormalità oculari (coloboma della testa del nervo ottico); in letteratura sono segnalati 173 casi (Bower M. – 2012 [1], Schimmenti L.A. – 2011 [2]). Una sindrome di Epstein-Fechtner in paziente con macro-trombocitopenia, cataratta, proteinuria, microematuria e funzione renale nella norma; tale sindrome appartiene ad un gruppo di rare patologie AD causate dalla mutazione del gene MYH9 (Han K.H. – 2011 [3], Kopp J.B. – 2010 [4]). Tre MODY5 (sindrome cisti renali-diabete), una rara sindrome AD a presentazione eterogenea causata dalla mutazione del gene TCF2 e caratterizzata da cisti renali o ipoplasia renale e diabete mellito non insulino-dipendente ad insorgenza giovanile (Chen Y – 2010 [5] (full text)). Un rene multicistico monolaterale associato ad istiocitosi in donna con funzione renale nella norma e litiasi renale; in letteratura (Badeli H.R. – 2007) [6] (full text) è descritto un altro caso simile (maschio) con presentazione clinica più severa verosimilmente ascrivibile alla modalità di trasmissione (X-linked). Una sindrome di Rubinstein-Taby in donna con ritardo della crescita, deterioramento cognitivo ed anormalità renali (reflusso vescico-ureterale, atrofia renale ed IRC); tale disordine AD è causato da mutazioni del gene CREBBP o EP300 con incidenza di circa 1:100.000 (Roelfsema J. H. – 2007 [7]). Una glomerulonefrite sclerosante focale, da mutazione del gene WT1, in paziente con proteinuria e insufficienza renale non associata ad alterazioni genitourinarie (mutazione riscontrata in 4 familiari) (Benetti E – 2010 [8] (full text)).

Conclusioni

La disponibilità di test genetici consente di individuare e caratterizzare quadri nefrologici polimorfi espressione di sindromi complesse e rare, spesso di difficile inquadramento e secondarie a mutazioni genetiche. A causa della bassa incidenza e della presentazione variabile tali sindromi possono risultare di difficile diagnosi e richiedere un approccio multidisciplinare. Il nefrologo deve saperle identificare ed avviare gli approfondimenti necessari avvalendosi anche di indagini genetiche.